Regione Lombardia (Apre il link in una nuova scheda) Provincia di Pavia (Apre il link in una nuova scheda)

Descrizione

Confienza diede i natali a medici insigni che si onorarono presso le Università e i duchi dell'Italia settentrionale. Fra loro emersero particolarmente Giacomino e Pantaleone.
Già in un istrumento pergamenaceo del 18 agosto 1367 a rogito del notaio Ruffino, de Blino era nominato il maestro medico Pietro de Confienza il quale versava 25 fiorini d'oro onde si potessero estinguere alcuni tributi imposti dalla città di Pavia per le fortificazioni del castello di Confienza. Tale istrumento redatto nella Casa Comunale del castello stesso, alla presenza dei testimoni Umberto de Galiate, Giovanni de... Guglielmo de Officia detto Boiano, venne accettato dai Sindaci procuratori Guidoto Faleto del fu Alberto e Giacomo Carraria del fu Nicolao.
Richiedeva il mutuante che i beni e i possessi suoi nonchè quelli dei suoi massari e coloni fossero esenti da ogni taglia e da tutti gli altri pesi personali e reali sino alla restituzione dei 25 fiorini (cfr. numero unico per le feste cinquantenarie del Crocifisso di Confienza 1906).
Giacomino e Pantaleone vissero entrambi nel secolo XV, quando le vicende politiche consolidavano le signorie e l'uomo acquistava maggiore coscienza di se e della natura.
Operarono pertanto in un periodo di prodonfa evoluzione storica nell'ambito di quel vasto movimento umanistico che dominava allora l'intera vita culturale d'Italia e d'Europa, preludendo all'epoca della Rinascita: umanisti loro stessi, viaggiatori appassionati, avidi di conoscenze nuove.
Giacomino fu Priore del Collegio medico di Torino e archiatra della Duchessa Jolanda (cfr. Vernazza de Frenej, 1745 - 1822). Il 20 giugno 1496, Filippo II gli rilasciava un autorevole diploma e durante il mese di novembre del medesimo anno lo inviava a Bourg en Bresse a curare i propri figli (causa visitandi illustres liberos ipsius domini nostri). Giacomino si spense nel 1501.
Pantaleone acquistò rinomanza quale lettore di medicina dapprima all'universitù di Pavia, poi allo studio Torinese, dove affluivano numerosi stranieri.
Consigliere e archiatra di Ludovico di Savoia e dalla duchessa Bianca figlia di Guglielmo Paleologo, marchese di Monferrato, percepiva secondo il Vernazza, due annui stipendi corrispondenti ciascuno a 200 fiorini. Con decreto emanato a Chambery il 9 novembre 1490 Filiberto il cacciatore, rimediando agli errori perpetrati dai ministri durante la sua minore età, confermava tali onorari per dimostrare sincera gratitudine verso si grande uomo (talem et tam scitum virum).
Erudito mecenate, Pantaleone si rese uno dei promotori dell'arte tipografica in Piemonte.
Al Fabri Lefebure, chiamato dalla francia nel 1745 e al De Pietro affidò le nuove edizioni di un suo codice e della vita dei Santi Padri.
Pantaleone è autore del Pillularium (1508) e della Summa lacticinorum completa omnibus idonea (Torino, 1477; Pavia 1517; Lione 1525; Pavia 1568), citata dallo Champier, dai Denina (1731 - 1813), dal Malacarne (1784 - 1815), dal Tiraboschi (1731 - 1794), la Summa costituisce una ampia monografia sul latte e sull'alimentazione che ne consegue. Anche il medico torinese Lodovico Bertaldi la consultò per stendere le sue annotazioni alle "Regole di Sanità e della natura dei cibi" di Ugo Benso da Siena (cfr. Casalis in Dizionario storico e geografico, Torino 1839).
Alla scuola di Pantaleone si formarono il figlio Giovanni Ludovico e l'archiatra di Carlo III, Pietro Michele de Bairo, del quale conserviamo un codice manoscritto di orazioni latine.
Confienza dunque diede valido contributo al soffio innovatore del Rinascimento medico piemontese. Se si considera l'attività didattica e professionale dei medici del Piemonte che fiorirono nel secolo XV, accanto a Guaianero, Rasma, Buccio, Viotto, Darresio, ecc.; Giacomino e Pantaleone si elevano per altezza di cultura, per perizia e passione scientifica.
Nel paese di origine due vie ne re cano il nome e ne serbano la memoria


Dott. Nino Radaelli


Pantaleone da Confienza
Medico

Pantaleone da Confienza, nato a Vercelli nel secondo decennio del Quattrocento, è personaggio emblematico di un'epoca di transizione.
Fu medico e archiatra ducale, accademico a Pavia e Torino, consigliere fidato di Ludovico di Savoia, informatore e diplomatico impegnato in delicate missioni.
La sua fama è legata soprattutto alla "Summa Lacticiniorum", edita a Torino nel 1477, che rappresenta la più antica trattazione organica e sistematica sul latte e derivati, dopo quella tentata da Plinio il Vecchio.
I suoi viaggi gli permisero una conoscenza diretta e approfondita dei latticini. La sua curiosità per gli aspetti qualitativi, per i metodi di produzione, per i sapori e i consumi, diede come risultato la realizzazione di un'autentica enciclopedia dei formaggi di parte dell'Europa tardo Medievale (Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Toscana, Francia, Inghilterra, Germania, Fiandre).
Nell'esordio del suo libro Pantaleone fa però capire che il prestigio di cui godeva l'oggetto delle sue fatiche era nonostante tutto ancora basso: "tratto un argomento rozzo (vulgaris) - si giustifica infatti - ma lo affronto perché mi sembra che i concetti siano comunque utili".

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri

Questo sito utilizza i cookie per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
Cliccando su "Accetto" acconsenti all'utilizzo di tutti i cookies.
Se rifiuti o chiudi questo banner potrai ugualmente consultare il sito ma alcune funzionalità potrebbero non essere disponibili.

Leggi la Cookies policy
Si tratta di cookies tecnici indispensabili al funzionamento del sito
Consentono di monitorare in forma anonima ed aggregata le visite al sito (statistiche)